Voglio Un Figlio

voglio un figlio
Certi desideri non trovano presto una categorizzazione veloce. Tra stupidaggini e rivendicazioni, volere un figlio è qualcosa di comprensibile e profondamente umano. Per una donna, volere crescere un figlio rappresenta la naturale chiamata genetica della riproduzione. Il corpo femminile è predisposto alla generazione di nuova vita.
Quello che rimane da discutere è il motivo psicologico dietro la volontà di procreare la propria progenie, o di diventare genitore. Molte persone ricorrono all’adozione quando non vi sono i presupposti per un figlio proprio, altre partono con altri preconcetti, ma alla fine tutto parte dall’esigenza di avere qualcuno di cui occuparsi.

Voglio un bambino! Voglio avere un figlio.

Il bisogno della perpetuazione della specie ha radici biologiche. Con l’avanzare dell’età, se supportata da una maturazione civile e materiale, consacrare la propria vita con la creazione della famiglia è uno degli atti più comuni. La famiglia da stabilità, un senso di appartenenza e prestigio individuale. Un genitore è qualcuno che ha potere.
Ci sono tantissimi pensieri collegati al diventare genitore, e molti di più al diventare madre. Una donna che decide di diventare mamma si allinea a quella serie di inevitabili esperienze che detteranno nuovi ritmi di vita: nuove responsabilità, nuove problematiche legate allo sviluppo del bambino, e riduzione del tempo e risorse a vantaggio personale devoluti a favore della nuova vita che aiuterà a crescere.
La vita di una buona madre parte dalla conoscenza: sapere a chi rivolgersi, e “studiare” le arti della buona mamma sono le cose che fanno la differenza. Diversamente dal passato, oggi una mamma ha il compito di educare il figlio, tutelare i suoi diritti in una società complessa, sapere curare la salute dalle nuove minacce (dai vaccini alla scelta del cibo, ma anche l’attività fisica corretta e lo stile di vita attivo,) e crescere la personalità del piccolo affinché la sua emotività sia per lui o lei un supporto.
La madre rappresenta l’aspetto emotivo, o per meglio evidenziare la cosa, quella metà delle esperienze umane che rappresenteranno per il nascituro il mezzo di paragone una volta che approderà all’adolescenza. Un bambino acquisirà da due modelli genitoriali i limiti che più tardi cercherà di superare e distruggere durante l’adolescenza. Una madre single avrà profondi problemi non tanto per l’aspetto fisico della crescita del piccolo, quanto per il supporto psicologico del bambino, il quale sarà più esposto alla realtà, dalla cui moltitudine di stimoli cercherà di estrarre modelli comportamentali di riferimento per i dettagli che non vengono offerti dal modello matriarcale.
La ragazza o donna, che dice a se stessa “voglio un figlio,” sta automaticamente accettando le precedenti responsabilità, nonché tutte le altre legate al sostentamento del proprio futuro. Anche in un rapporto di coppia perfetto, una madre deve considerare ogni se ed ogni ma possibile, al fine di evidenziare le proprie debolezze ed i propri punti di forza. Un figlio metterà a dura prova gli estremi personali, perché l’imprevedibilità della gravidanza o della formazione di una famiglia apporta una serie di variabili totalmente casuali alla vita che eravamo abituate a conoscere.
Le differenze tra le ragazze contano:
  • Le donne che sono abituate a pianificare la propria vita saranno messe alla prova dall’assenza di orari certi e prestabiliti. Un figlio richiede attenzioni costanti, più le urgenze.
  • Le donne sentimentali o troppo emotive verranno scosse dalla tempestività di alcune situazioni che richiedono polso e velocissime decisioni, perché a volte esitare vuol dire crearsi o creare inutili problemi.
  • Le donne forti potrebbero finire ad avere crisi di nervi se non imparano a chiedere aiuto.
  • Le donne troppo sciocche o superficiali rischiano invece di cadere vittima di pericolosi atteggiamenti mentali che premiano la deresponsabilizzazione ed altri atteggiamenti che disintegreranno la famiglia ed il futuro di tutti i componenti.
Bisogna capire che decidere di avere un figlio è sempre qualcosa che riguarda sia le persone che fungeranno da genitori, sia il tempo storico ed ambientale. Il posto, così come il tempo giusto, sono fondamentali. E non è vero che non si è mai pronti per essere genitori: si è solo troppo veloci a volte a prendere decisioni su cui semplicemente non si è mai riflettuto prima. E poi succedono le tragedie.
Basta guardare qualche film per rendersi conto di cosa si parla: da La febbre del sabato sera, ma anche prima, la cinematografia è piena di pellicole che hanno come tema l’incoscienza legata al sesso, quando questa colpisce persone deboli ed immature incapaci di rendersi persino conto della gravità e serietà dell’atto di diventare genitori.
PRO: Crescere bene un figlio ti darà e farà ricevere tanto amore.
Si crea una famiglia.
Soddisfazioni personali.
CONTRO:
Crescere male un figlio ti darà dispiaceri e problemi.
Diventare mamma vuol dire crescere costantemente insieme a tuo figlio o rovinargli la vita.
Oltre alle responsabilità ed alle risorse materiali, dovrai impegnare anche tutto il tuo tempo.

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