Genitori single: come migliorare la propria vita!

genitori single
Per i genitori single, la vita può diventare molto difficile. Crescere i propri figli e gestire la propria vita può diventare complicato, così è bene avere a disposizione un’arsenale di opzioni e piani B. Trovi ogni sorta di consiglio relativo sia alla teoria che alla pratica negli specchi sottostanti. Clicca sull’argomento che più ti interessa o leggili uno dopo l’altro!
Ti invito a lasciare anche commenti per discutere i temi che più ti interessano così da poter lasciare aperta la discussione su eventuali altre informazioni essenziali alla funzionale vita dei genitiori single, oggi più che mai destinati ad affrontare una marea di ostacoli e problemi!

Un nuovo mondo per i giovani genitori

giovani genitori
Gli adolescenti o neo-adulti che devono affrontare la genitorialità si trovano spesso nella condizione di non sentire le proprie responsabilità o sentirne troppe. Entrambe le condizioni estreme sono spesso create da una distonia tra quello che la Società offre e quello che la Società permette di ottenere. In parole povere, è più facile per i giovanissimi genitori restare confusi sul da farsi.
Fondamentale diventano le famiglie di appartenenza perché provvedono ai bisogni materiali, ma i giovani genitori devono rendersi conto velocemente della propria sitiazione e delle responsabilità reali per evitare di soccombere alla pressione psicologica o di tralasciare i propri doveri delegando ai nonni dei figli tutte le decisioni.
Quali sono i doveri dei giovani genitori? Sono quelli di raggiungere una consapevolezza completa della situazione. Questo comprende la comprensione della propria ed altrui condizione, ovvero di darsi degli obbiettivi. Se è vero che scoprirà con l’esperienza cosa voglia dire essere un genitore, deve capire che il rapporto con i propri genitori adesso è entrato in una nuova fase, e deve adattarsi ai nuovi limiti e regole (che dovranno essere concordate con i nonni dei figli.). Inoltre, dovranno essere stabilite delle regole relative ai figli, sia in relazione al comportamento di questi quanto al proprio comportamento in relazione ad essi.
E per i giovani genitori che affrontano la genitorialità senza i propri genitori? Purtroppo, le complicazioni si fanno spesso gravi ed oberanti. La nostra Società non permette oggettivamente di garantire la pace interiore ai giovani genitori che non hanno già un piano che regola e supporta la propria vita. A questi genitori consiglio di rivolgersi presso le associazioni dedicate ai genitori single, aiuto e sostegno. Le potete trovare spesso online facendo ricerche inerenti il vostro comune, oppure rivolgendovi direttamente alla segreteria del vostro comune per chiedere informazioni su chi consultare.

Genitori anziani o troppo anziani per essere genitori?

Non tutti i genitori single sono giovanissimi. A volte, anche un tardo concepimento, o situazioni che prevedono partner di età diversa possono portare a situazioni in cui il genitore single è un genitore anziano. Per questi, vi sono delle considerazioni da fare in relazione alla nuova condizione di genitore.
I genitori anziani single possono aver già esperienza in materia, ma i problemi che possono interessare questa fascia di età possono influenzare negativamente il compito di crescere ed educare i figli. Le fasi iniziali possono essere superate con l’aiuto di professionisti ed associazioni dei genitori, ma le complicanze crescono con il passare del tempo, e spesso raggiungono il culmine durante le fasi dell’adolescenza dei figli.
È importante che i genitori anziani siano mentalmente preparati a rispondere in modo elastico ed adattivo al comportamento dei figli. La differenza di età viene percepita da entrambi: sia il genitore quanto il figlio. E per il genitore, una incapacità di adattarsi alla differenza di età può voler dire un forte stress, capace di compromettere persino la propria salute.
Diventa imperativo che il genitore anziano ricorra ad una buona comunicazione con il figlio, promuovendo sin dalle prime fasi una comunicazione aperta basata su regole esplicite e tolleranza iniziale. Le regole esplicite riguardano il comportamento da tenere in casa e fuori sia per i genitori anziani che per i figli. La tolleranza iniziale deve essere un valore su cui fondare la mutua comprensione sia da parte del genitore che del figlio.
Utilissimi al genitore anziano sono le nozioni riguardo gli interessi del giovane, che può diventare una fonte di informazioni per restare più in contatto con le mode del momento, pertanto diventando una parte attiva della vita del figlio. L’obbiettivo principale deve essere quello di strutturare il proprio rapporto per ottimizzare il tempo disponibile, e se possibile, pianificare anche in anticipo riguardo la prematura scomparsa.

Capire il rapporto tra genitori e figli

rapporto tra genitori e figli
Diversi genitori possono avere sentimenti contrastanti davanti a foto come questa. Come desideri che diventi tua figlia? Come vuole diventare lei? Cosa la spinge a volere ciò? Un buon genitore è colui o colei che capisce, e sa quindi guidare i figli. Tutti sono bravi ad imporre il proprio volere così come tutti sono bravi a fare di testa propria, perché è facile. Ma si è bravi genitori e sia un ottimo rapporto tra genitori e figli quando il genitore fa il genitore con tutte le responsabilità del caso, educazione tra le prime di queste.
Quando nasce il rapporto tra genitori e figli? Ogni genitore deve cominciare a porsi domande necessarie ad indagare la vera natura dei nuovi rapporti con i figli. Un esempio: Cosa vuol dire avere un rapporto tra genitori e figli? Ogni persona è destinata ad avere una diversa definizione.
Può aiutare pertanto un approccio razionale per risolvere la questione ed offrire una struttura su cui lavorare nel tempo, senza preoccuparsi che il cambiamento di una o più regole durante il processo faccia crollare l’intero rapporto. Oppure preferisci costruire il tuo rapporto genitore figli così come viene? È una tua responsabilità. Assicurati di stabilirlo con certezza, perché ne subirai le conseguenze a prescindere dalla decisione presa.
Per avere una struttura razionale su cui costruire il rapporto tra genitori e figli, bisogna partire dal determinare gli obbiettivi, identificare (e quantificare) le risorse disponibili, nonché stabilire delle regole (o limiti) per il comportamento (per determinare quale è accettabile e quale no). Si può infine aggiungere altri pezzi alla struttura, ma questa deve ruotare intorno ad un fulcro adamantino. Scegli quali sono i valori cardine della tua persona o della persona che vuoi tuo figlio/a diventi, e prendi a cuore la questione per stabilire una struttura a cui restare fedele per il resto della tua vita. I cambiamenti alla struttura possono capitare, ma non dovresti basare il tuo futuro sull’evenienza. Considera la struttura come se dovesse durare in eterno, e poi assicurati di rispondere correttamente alle situazioni del caso, ricorrendo anche al cambio di alcune parti della struttura se serve.
Sessualità, Etica e Morale sono argomenti fondamentali che troppi genitori immaturi non affrontano con i figli a causa di paure e difetti personali. Il tuo compito è quello di fare da guida al figlio, e questo comporta non tanto il pericolo di condizionarlo quanto il pericolo di lasciarlo condizionare dall’ambiente in cui vive e dagli stimoli che lo raggiungono. Tu sei l’adulto e devi dimostrarti tale insegnando ciò che hai appreso. Sta a te decidere se focalizzarti sui contenuti, sulla forma o sul metodo cognitivo per dare ai figli gli strumenti necessari a trarre le proprie conclusioni.
Facciamo un esempio pratico per aiutare la comprensione. Questo esempio è solo una breve descrizione del processo, e sarai tu genitore single a dover considerare la tua struttura, determinarne i cardini ed assicurarti di migliorare come persona ogni giorno per avere abilità sempre maggiori e capaci di costruire un presente ed un futuro migliore per te ed i tuoi figli.
Ad esempio, una struttura può basarsi sul valore fondamentale di Quale persona si vuole aspirare a crescere. Ipotizziamo di essere una mamma single, e di voler crescere un figlio impavido, forte e ben educato. Questi tre sono i valori scelti durante i mesi della gestazione e risuonano con il nostro ego. Gli obbiettivi saranno pertanto quello di insegnare comportamenti degni di persone impavide, promuovere attività fisica corretta per renderlo forte ed insegnargli le buone maniere per cavarsela in ogni situazione.
Considerando le risorse però, come mamma single mi rendo conto di non aver esperienza, non sapere molto sulle persone impavide, e non certo tutto sulle buone maniere. Ho un lavoro quindi posso permettermi di pagare per lo sport. Dedico che gli obbiettivi sono comunque fattibili, quindi studio gli eroi del passato, leggo letteratura e quant’altro mi aiuti a conoscere il tipo di carattere che vorrei mio figlio apprendesse o si ispirasse. Mi interesso anche all’etichetta ed alle tecniche comunicative per insegnare a mio figlio come cavarsela in ogni situazione. Miglioro me stessa per dare il buon esempio e poter insegnare. Questo cambiamento avviene durante gli anni della crescita.
Quando mio figlio ha tredici anni, io perdo il lavoro, quindi non posso più mandarlo a fare sport, ma userò le mie capacità comunicative per far capire la situazione e per contattare isituzuioni al fine di identificare le strutture pubbliche dove mio figlio potrà continuare ad esercitarsi. Rispondo al massimo delle mie capacità. Nel frattempo, mio figlio è abbastanza grande da capire le regole comportamentali, e posso stabilire con lui nuove regole da tenere a casa e fuori nel mentre mamma cerca un nuovo lavoro. Darò piccole responsabilità per farlo sentire importante, anche se la verità è che è tutto un allenamento mentale per prepararlo alle difficoltà a cui so che andremo incontro a causa della cambiata condizione economica. E via dicendo, sempre mantenendo una discussione aperta dove io sono l’adulto e lui sa di essere il figlio, con le ricompense e punizioni del caso. Ogni azione deve essere considerata per essere risolta al meglio delle possibilità.
Per i single che decidono di portarsi dietro i figli, è bene affrontare quanto prima possibile la conversazione riguardo allo scopo delle vacanze. Per i bambini piccoli è difficile capire la differenza tra vacanze e vita quotidiana.
L’errore più grande è quello di puntare sulla scuola come punto di stacco, gravando sull’associazione negativa tra educazione e relax. In un mondo perfetto, la scuola durerebbe tutto l’anno con ripetute mini-vacanze per impedire un ritmo frenetico ed insensato. Ma fino al miracolo, dovrai assicurarti che i tuoi figli abbiano un modo per continuare ad imparare ed insegnare loro come godersi le vacanze (o la fase dopo studio.).
Sono le piccole lezioni che dai ogni giorno che determineranno il tuo benessere durante le vere vacanze. È un obbiettivo annuale e ciclico a cui devi pensare ogni giorno per tutta la tua vita di genitore fino alla sua adolescenza.

Incontri per single desiderosi di ripartire

La tua felicità non ha una data di scadenza. L’unica cosa a cui devi pensare è il benessere dei tuoi figli in relazione alle loro vicende attuali. Puoi tornare ad occuparti di nuove relazioni fintanto che hai raggiunto la totale maturità ed acquisito una padronanza delle abilità di Logica e Comunicazione.
I bravi genitori single non vivono sempre felici e contenti con lo stesso partner, perché gli esseri umani non sono monogami per natura. Ognuno di noi fa una scelta e talvolta la scelta è quella di cambiare partner. Se si sa insegnare questo al figlio, come si sa insegnare le capacità comunicative necessarie per processare internamente l’informazione, allora si può tornare a cercare nuovi amori senza tanti problemi. Assicurati di parlare con i tuoi figli quando saranno grandi abbastanza da capire. Questo fattore non è determinato dall’età ma dalle loro reazioni. Non aver paura di chiedere cosa stanno pensando o di far esprimere le loro idee che tu non criticherai, ma ascolterai in silenzio, ringraziandoli della loro opinone.

Mamme single in attesa di riscossa

mamme single
A qualunque età, si deve evitare categoricamente di mentire a se stesse. Si deve chiedere aiuto quando si deve chiedere aiuto. Si deve saper ammettere i propri sbagli ed identificare quelli altrui, offrendo soluzioni e mai lamentele inutili.
Sarebbe bello se tutti i problemi avessero solo una natura psicologica. E se anche vi sono persone che son convinte di questo, la realtà ci ricorda che le possibilità di tutti non sono sempre le stesse quando si parla di soldi. Sì, è vero: hai le stesse possibilità di diventare miliardaria quante ne ha il prossimo genio che se ne verrà fuori con un idea da miliardaria. Ma cosa puoi fare se ti servono soldi ora e non ne hai?
In Italia, la risposta è sempre la solita: si chiede alla famiglia. Se la famiglia non può allora gli amici. Se no, «ci si arrangia». Questo non è un modo di fare adulto e maturo. La persistenza del problema dimostra che la nostra Società tradizionale rivela una carenza di interesse verso il benessere della famiglia, che rappresenta l’unità di base della nostra stessa Repubblica.
Se i problemi su larga scala possono essere risolti solo dal Tuo ed altrui interesse verso la questione su di un piano politico (sì, puoi fare la differenza, e sì, puoi trovare il modo di fare la differenza se cerchi e ti interessi di politica vera anche in Italia), per l’immanente, ci sono alcune alternative che vale la pena provare: l’assegno di maternità da richiedere al proprio Comune (di solito entro i sei mesi successivi alla nascita); l’assegno inps per lavoratrici di tutti i tipi (stessa procedura, contatta lo sportello Inps della tua zona per maggiori informazioni); calcolare il proprio ISEE per valutare la possibilità di richiedere agevolazioni (puoi anche chiedere al tuo commercialista dove lavori riguardo le agevolazioni statali in genere, che cambiano di anno in anno.). Non ti aspettare miracoli, ma come sempre, se qualcosa di gratis non ti piace, allora devi incaricarti tu stessa di prendere in mano la situazione e far sì che la macchina statale funzioni.
Troppe persone si mettono nei guai pensando di fare le furbe e trovandosi solo nei guai come delle vere e proprie stupide che non capiscono la definizione di “Stato”. Se lo Stato non funziona ed ignori il problema, è normale che non funzioni.
Ma come? Se a me servono i soldi subito devo preoccuparmi dello Stato che non funziona?!? Sì. Esatto. Perché se non funziona, allora niente funziona davvero. Stato e Soldi sono invenzioni, falsità, bugie condivise, o per dirla nel corretto termine neutro, convenzioni. Se una convenzione cessa di essere utile, allora è dannosa e ci si sta volontariamente facendo del male da soli. Proprio come accade per le giustificazioni mentali che le persone incorreggibili continuano a farsi, complicandosi la vita continuamente. L’unica soluzione è smettere di farsi i problemi e risolverli attualizzando delle soluzioni. Tutti i problemi hanno una radice, e la povertà è causata dall’ordine sociale e dalle politiche economiche.
Le mamme single soffrono perché la nostra Società fallisce nel garantire una equa distribuzione degli averi e delle possibilità. I diritti di molte persone finiscono con l’essere calpestate dietro la scusa che non è facile garantire pari diritti a tutti. La verità è che il sistema genera volontariamente un falso equilibrio e genera vincitori e vinti. Se si vuole che le cose vadano altrimenti, servono nuove energie, idee e persone desiderose di smettere di lamentarsi e soffrire per passare all’azione reale, politica e consapevole. In altre parole, finché si dà modo a politici, che fingono una responsabilità individuale, di mettere mano alle leggi, una ingiustizia diffusa non può che essere la normale conseguenza del disinteresse personale.

Esiste una Verità sui papà separati?

papà separati
La maggior parte dei papà separati ha interrotto la relazione per riacquistare serenità, pace e calma. Un rapporto è sempre un lavoro al 50%, e se è vero che a volte alcuni uomini non sono padri perfetti, altre volte sono figure importanti capaci di insegnare molto ai figli, ma che hanno deciso di non tollerare più il comportamento del partner. Talvolta, i padri non lottano per la custodia dei figli per lo stesso motivo per cui molte donne esercitano a pieno i propri diritti nonostante il femminismo sia ormai stata una realtà: abitudine sociale.
Alcune donne hanno problemi a relazionarsi con i papà separati, sia che siano donne madri single che no. I papà separati sono come tutte le altre persone, con tanto di difetti e qualità positive. Vero è che un parametro da considerare è la personalità del padre rispetto al suo compito di genitore. Una vostra relazione non dovrebbe mettere in pericolo il rapporto tra genitore e figli. Come evitarlo?
Per evitare il problema, la questione deve essere risolta con una soluzione definitiva. Se i figli sono abbastanza grandi da affrontare la conversazione, bisogna spiegare loro i punti di vista di entrambi i genitori, chiedere il punto di vista dei figli e cercare di arrivare ad un compromesso utile a rendere felici o perlomeno soddisfatti tutti quanti. Che i figli si oppongano o siano troppo accondiscendenti è da evitare, ma affronta la questione dopo le prime esperienze, e guida il figlio attraverso le proprie emozioni, per discuterle insieme. Insegnare a gestire le emozioni è determinante per evitare questo genere di rimostranze o comportamenti immaturi da parte dei figli.
Per il comportamento immaturo dei genitori single in gioco, poco si può fare. Se il papà separato non si dimostra un genitore premuroso con i fatti (perché a parole son bravi tutti) è meglio evitare di relazionarsi. Diventerai quanto prima la causa dei suoi problemi con il figlio indisciplinato, e se la relazione andasse a buon fine (per lui), lui avrebbe trovato un sostituto per la madre senza così apportare niente alla relazione familiare, né dimostrando di voler esercitare le proprie responsabilità.
Il papà separato ha diritto ad un po’ di comprensione per un comportamento non proprio esemplare, ma non dimenticare mai che i figli non sono mai incidenti per un uomo. L’idiozia e la stupidità non sono giustificazioni valide quando si parla di figli. E se è davvero stupido ed idiota, stai ben attenta a chi non ha problemi ad evitare di accudire i propri figli: potresti essere la prossima a doversi porre il problema.
Quando il papà separato è il proprio, devi andare incontro alle sue opportunità di esercitare la patria podestà. Devi garantire ai tuoi figli di mantenere e coltivare la figura paterna. Solo perché voi adulti non riuscite a stare insieme (o state meglio separati), questo non vuol dire che i figli debbano crescere con un silenzio riguardo i vostri rapporti. Già nelle famiglie unite a volte il silenzio regna sovrano, creando figli imbarazzati dai rapporti interpersonali che non capiscono.
Da separati, è utile affrontare la questione di tanto in tanto cercando di capire qual è la visione sia dei figli che dei papà separati. Il fatto di parlare ed essere ascoltati è più importante del travasare in loro le convinzioni che ritieni essere più utile al tuo benessere. Inoltre, ascoltare i tuoi figli aumenterà la possibilità che apprezzino ed esercitino un comportamento tollerante e comprensivo nei tuoi confronti. Faranno loro le domande a cui dovrai rispondere: al massimo spronali a farti domande di tanto in tanto.

Gestire il rapporto con i genitori e la morte dei genitori.

rapporto con i genitori
A volte è difficile gestire il rapporto con i genitori ma devi sempre ricordarti dei loro e delle tue responsabilità. È loro dovere guidare ed aiutare te come è tuo dovere farlo nei confronti di chi hai messo al mondo.
In Italia, è facile che una gravidanza sia affrontata con l’intromettersi e l’aiuto delle proprie famiglie. Ma cosa fare quando il rapporto con i genitori è incrinato? E se i genitori sono scomparsi o scompaiono lasciandoti da sola? Come reagire alla morte dei genitori?
Sono entrambe situazioni delicate, ma vediamole separatamente. Un rapporto incrinato è spesso un ostacolo mentale più che fisico, in quanto un figlio rappresenta sempre un lieto evento. Se il figlio rappresenta il motivo del dissapore, può essere utile rivolgersi al dipartimento di igiene mentale più vicino per delle sessioni di terapia familiare. Per i neo genitori, il benessere psicofisico deve essere al primo posto. Durante la gestazione, i livelli di stress della madre è bene che siano bassi, come anche suggeriscono le ultime ricerche relative alla biologia del comportamento umano.
Lo sforzo deve essere fatto e richiesto sulla base del principio di maturità. Cosa vuol dire essere persone mature? I tuoi genitori si stanno comportando da persone adulte e responsabili? Chiedi loro quali sono le responsabilità verso di te figlia, e se vogliono che sia questa la lezione da impartire ai tuoi figli. Fare appello all’umanità è una strategia comune che deve essere affrontanta senza mai rinnegare le tue responsabilità. Tu hai voluto i figli, e tue sono le responsabilità che hai oggi. Hai bisogno dei tuoi genitori per affrontare il carico delle responsabilità e non per scaricare loro addosso parte di esse.
Per contro, vi sono anche genitori che proprio non sanno crescere figli e che possono diventare troppo possessivi dei nipoti (comportandosi più da genitori che non da nonni) oppure avvelenando ogni secondo della vostra esistenza in famiglia. In tal senso, la legge deve essere invocata affinché la giustizia sociale venga posta. Se non vi sono le basi per garantire un futuro sereno ai tuoi figli, è necessario ricorrere agli strumenti legali. Se anche intervenissero i servizi sociali nel caso di genitori troppo piccoli, è deleterio ingannare se stesse pensando di vivere in una situazione familiare normale quando in realtà è un progetto fallito.
Crescere bene i propri figli non deve voler dire abbandonarli, ma l’abbandono non è sempre fisico. In condizioni di necessità ci si può appellare al giudice affinché consideri la propria responsabilità genitoriale e la voglia di non interrompere il contatto con la figlia solo quando si è la prima ad aver contattato le forze dell’ordine. Detto questo, devi accettare il fallimento e la possibilità che le istituzioni non concordino con le tue richieste. Alcune sentenze sono ingiuste e così è la realtà: non sempre va come desideri e devi essere sempre pronta a rispondere alle difficoltà affrontandole una alla volta senza mai darti per vinta. Cosa si guadagna da questo percorso? La verità ed il vivere senza sommergersi di bugie e falsità, che spesso portano alle crisi di nervi e ben peggio.
Passiamo al triste caso della prematura scomparsa dei genitori. Purtroppo, vi saranno contesti in cui si dovrà pensare al quadro complessivo e considerare le proprie emozioni con un po’ di riserbo. Dal punto di vista giuridico, devi occuparti dell’eredità. Questo non vuol dire occuparsi solo dei beni ma anche dei debiti. Assicurati di leggere cosa dice il Codice Civile riguardo alle disposizioni delle successioni, perché riguarda anche i debiti. Prima di tutto devi proteggerti da ulteriori fonti di stress.
Poi, a seguire dovrai rivolgerti al tuo comune per considerare possibili agevolazioni fiscali e farti aiutare sull’assistenza. Come vedi, l’aspetto psicologico è difficile da inquadrare in quanto diverse persone accettano o meno la scomparsa dei genitori in modo diverso. La cosa principale è garantire a se stessa la serenità per affrontare la cosa, qualunque forma accada.
La tristezza per la perdita dei genitori potrebbe avere un forte effetto negativo sulla tua capacità di occuparti dei tuoi figli, pertanto chiedere assistenza è prioritario rispetto all’affrontare di petto l’impatto della scomparsa. Anche se il rapporto con i genitori si era raffreddato, è bene considerare gli estremi dell’eredità per evitare brutte sorprese, a maggior ragione in questo caso data la carenza di comunicazione.
Lascia la battaglia psicologica per il momento in cui potrai dedicarti. Ricordo che quando accenno ai servizi di assistenza non mi rivolgo solo agli aiuti economici del tuo comune qualora la situazione finanziaria non fosse eccellente, ma mi riferisco anche all’aiuto psicologico dei dipartimenti per l’igiene mentale presenti sul nostro territorio.

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