Indubbiamente, molte persone hanno difficoltà ad imparare dai propri errori, e per una cerchia ristretta di persone tra queste è ancora più difficile riuscire a superare la fine di un amore se incapaci di cancellare il ricordo dell’amore, o perlomeno superarlo e lasciarselo alle spalle.
Come dimenticare un amore e tornare a vivere sereni? È possibile dimenticare a comando? Come funziona la nostra memoria? Queste sono alcuni dei temi che toccherò mentre andrò rivelando come dimenticare un amore.
Problemi di coppia: psicologia e neuroscienze a confronto.
Non si può dimenticare un amore se non vi è stata prima una relazione, oggetto del nostro interesse riguardo al come dimenticare un amore. La stessa frase rimanda ad un amore finito, interrotto volontariamente o per cause di forza maggiori. Diventa quindi essenziale fare chiarezza riguardo cosa stiamo cercando di identificare e spiegare.
Ci interessa distinguere tra l’individuale capacità di ricordarsi e dimenticarsi di qualcosa, e l’effettivo rapporto di coppia. Se vi sono problemi di coppia, la psicologia avrà suggerimenti che discostano dalle informazioni rivelate dalle neuroscienze su come di fatto funziona le memoria nel ricordare e dimenticare le informazioni.
Ripeto il concetto con altre parole sperando di rendere la differenza più facile da capire: puoi controllare la tua memoria e cancellare determinati ricordi così come è vero che avere continuamente a che fare con un rapporto di coppia finito (e nel dettaglio l’ex partner con cui continui a relazionarti) complicherà il tuo compito. Sono due realtà da gestire in modo diverso, e che non puoi trattare spesso in modo separato. Non puoi mandare un memo al tuo ex partner chiedendo di non farsi più vedere dalla faccia della Terra fintanto che tu non hai completato il processo di cancellazione dei ricordi, ti pare?
Il concetto stesso di Memoria è un affascinante tema che ti consiglio di approfondire con studi personali. Sapevi ad esempio che esistono diversi modelli per spiegare come funziona la memoria? La psicologia ha i suoi modelli, così come le neuroscienze i propri! La psicologia guarda in modo deduttivo, ecologico, etc. e le neuroscienze applicano l’induzione al processo di studio delle varie aree del cervello, aggiornando il proprio modello esplicativo di volta in volta. Se hai mai sentito parlare di memoria a breve, medio e lungo termine, quello è uno dei modelli psicologici. Ma dove sono collocate fisicamente le tue memorie? È possibile osservare il processo di memorizzazione? Tramite quali strumenti si può osservare? Queste ed altre affascinanti domande sono quelle a cui rispondono le neuroscienze, ed è interessante seguire gli sviluppi in contemporanea delle scoperte scientifiche, che sono passate dall’individuare le varie aree del cervello, fino a scoprire le varie funzioni delle varie cellule cerebrali per arrivare al modello attuale delle reti neuronali e lo studio delle sinapsi! C’è un meraviglioso mondo da indagare e non è troppo difficile avvicinarsi a questi temi se si ha la curiosità giusta!
Individua quindi la diversità delle relazioni che stai vivendo per evitare che i problemi di coppia vadano a danno del tuo impegno rivolto ad attuare il metodo espresso dal paragrafo successivo, dedicato a come dimenticare un amore.
Come dimenticare un amore agendo sui propri ricordi per superare la fine di un amore.
Gran parte delle tue memorie sono false. O per meglio dire, inesatte. La nostra memoria è tipicamente interessata da diversi fattori, tra cui anche alcuni di carattere genetico (se si soffre di determinate patologie in famiglia.). Per semplicità, introdurrò alcuni concetti di base come l’attenzione, l’influenza dell’emotività e dello stress.
L’attenzione è strettamente legata alla consapevolezza umana. Tu hai il controllo del flusso di informazioni di cui disponi, eppure il tuo corpo è abilitato dai cinque sensi a catturare molte più informazioni di quante normalmente usiamo. La nostra coscienza ama funzionare in modo lineare, tanto che parliamo di memoria episodica. Cosa vuol dire? Vuol dire che ti racconti una storia, vivi da dentro la tua storia, ed immagazzini in memoria le parti di quella storia. E questo è quello che credi succeda, quando in realtà il tuo corpo assorbe molte più informazioni. È la tua attenzione che si concentra su una cosa alla volta.
Molte delle attività mnemoniche riguardanti il recupero di informazioni avviene nell’ippocampo, od almeno questo suggeriscono le strumentazioni attuali che rivelano una forte attività di queste informazioni al momento iniziale dell’operazione di recupero. Perché ciò è importante? Perché l’ippocampo è una parte del cervello che per gran parte gestisce le tue emozioni. Questo ci suggerisce che le tue emozioni possono influenzare le tue memorie. Sei mai stata spaventata dal ricordo di qualcosa di cui sei certa che durante l’esperienza non hai provato nulla? È ciò che accade quando si ha paura del buio (il fattore immaginazione agisce in modo analogo) o quando ripensando a qualcosa ti dici «Non so davvero come ho fatto.» Le emozioni le hai aggiunte dopo al momento del recupero.
Tra le emozioni che possono influenzare la memoria, lo stress è l’emozione negativa più importante che ci interessa segnalare, perché (senza scendere troppo nel dettaglio riguardo ai neurotrasmettitori come dopamina od adrenalina) troppo stress inibisce od altera il normale funzionamento delle rete neuronale responsabile dell’immagazzinamento, gestione ed organizzazione delle informazioni. Hai mai lavorato fino a tardi solo per dimenticarti in continuazione delle cose che hai appena fatto solo per tornare a controllare e renderti conto di aver già fatto quello di cui non eri sicuro? La stanchezza è accumulo di stress fisico e mentale. Lo stress è un termine che abbraccia molti fattori.
Quindi, come dimenticare un amore nella pratica? Controllando la tua attenzione, è possibile riscrivere il tuo ricordo degli eventi fino a cancellare ogni traccia del passato. Analizziamo prima quello che accade naturalmente: una relazione finisce; i partner si separano; i relativi partner trovano altre persone; si creano nuove relazioni con nuove memorie; l’ultima relazione è quella più importante delle precedenti in termini di cose a cui pensare e fare.
Innanzitutto, quale filtro stai usando per interpretare la sequenza di azioni appena esposta? Sei una persona romantica che crede poco realistica la cosa in quanto uno dei due (se non entrambi) partner soffrirà e ci vorrà molto perché la vita riprenda a scorrere normale? Forse sei una persona pessimista (o fortemente monogama) che crede che in vita abbiamo solo un partner che ci aspetta e poi basta? Od ancora sei una persona estremamente libertina, e non ci vedi nulla di male, anzi ti diverte di più il motivo per cui si sono lasciati e credi che probabilmente la relazione sia finita perché uno dei due ha tradito l’altro, o forse perché non erano felici, etc. e quindi applichi i tuoi valori per spiegare gli eventi?
Per gestire le informazioni ci interessa avere un filtro neutrale e privo di emozioni. Così come un chirurgo può trovare beneficio dal considerare il paziente su cui opera come una macchina con parti da cambiare ed aggiustare (e non una persona che può morire), ci interessa essere operativamente capaci di gestire le informazioni. Per questo è difficile aiutare le vittime di forti traumi, in quanto le emozioni forti interferiscono con la propria capacità di manipolare le informazioni.
Parliamo di tecniche, perché c’è più di un modo per aiutare la mente a dimenticare qualcosa, e ci servono più modi per trovare quello che funziona. Diverse menti hanno bisogno di diversi metodi, e di lavorare a diverse difficoltà per trovare ciò che è più facile all’inizio per poi migrare verso attività più complesse, e migliorare.
Le nostre funzioni cognitive possono migliorare migliorando la nostra vita, quindi una dieta migliore, esercizio fisico, postura e riposo corretti e quant’altro giocano un ruolo principale. Sono la base da cui partire per stabilire comportamenti utili a ricordarti che hai sia il controllo quanto la responsabilità di portare a termine la missione preposta. Inoltre, qualsiasi tecnica attuata in un contesto di stress (il caso tipico del fare le cose
quando servono) non funziona come dovrebbe. Un approccio terapeutico è necessario per lavorare con la propria memoria in modo adulto, responsabile e metodico. Se non si applica un certo grado di serietà, e se si pensa che basti attuare la tecnica giusta quando serve, si avranno poveri risultati sulla lunga distanza.
Manipolare le immagini mentali è utile a superare l’associazione emotiva. Perlopiù, quando
ricordiamoqualcosa, di fatto procediamo ad analizzare una sequenza di informazioni. Ti è mai capitato di avere una scena in mente alla quale non puoi sottrarsi quasi dall’associare un commento (spesso negativo se non un vero e proprio insulto)?
Mentalmente puoi manipolare le immagini dei tuoi ricordi per vedere le varie scene come un flusso di immagini. I video sono solo immagini mostrate velocemente, che ingannano l’occhio, facendoti credere che le immagini scorrano, quando in realtà sono fisse. La memoria episodica è questo: blocchi di informazioni che contengono informazioni diverse, di cui a te arriva il prodotto finale. Puoi spacchettare il prodotto finale e tornare a manipolare le informazioni.
Il modo in cui manipoli le memorie può variare, perché ci interessa trovare il modo che funziona per te: alcune persone trovano utile il vedere le immagini mentali in bianco e nero, altri le rimpiccioliscono, c’è chi le rivede al contrario riavvolgendo la storia, c’è chi le distrugge facendole esplodere, etc. È un approccio per abbassare i livelli di ansia e staccare la parte critica. Non hai bisogno di commentare tutto, né di analizzare dei semplici fatti. Un interruttore viene pigiato e la luce si accende. Fine della storia: perché mai vorresti ricordarti di quanto l’interruttore non volesse in realtà essere pigiato, ma poi è stato costretto e quindi ha passato la sua vita in miseria odiando se stesso per la sua debolezza? Questo è un processo inverso utile per immagazzinare informazioni, creando prodotti finali (o pacchetti) di informazioni, ed il nome di queste tecniche speciali è mnemotecniche.
Modificare il modo in cui si parla aiuta immensamente. L’analisi mentale è per molti un attività verbale, quindi rivedere il modo in cui pensiamo, parliamo a noi stessi ed analizziamo le cose è fondamentale. Si può partire da cose semplicissime come l’usare correttamente i soggetti “io” e “tu” per le frasi che usiamo (evitando di usare forme passive e riflessive come «è successo» e trasformarle in cause ed effetti: «io ho detto questo e tu hai risposto un’altra cosa») per arrivare a tutti i reami della Logica (in altre parole, il pensiero critico) passando per il livello intermedio degli studi della Comunicazione (che tra gli altri benefici insegnano a superare i bias cognitivi come il parlare come se si potesse leggere il pensiero altrui, ad esempio: «io ho detto questo e tu hai capito un’altra cosa» è fondamentalmente sbagliato se non si aggiunge come spieghi il modo in cui sei arrivata a tale conclusione. Tu non puoi sapere quello che altri pensano, puoi chiedere ed ottenere risposte, che a loro volta possono essere verità o bugie. E tant’è. Il resto è manipolazione.). Lo studio di queste materie deve avvenire su testi accademici disponibili anche nella tua biblioteca comunale. Il loro impiego per superare la fine di un amore ripagherà ogni secondo speso, senza contare che sono informazioni utili ed interessanti.
Pianificare la propria vita creando una lista di piacevoli attività da fare è molto utile per portare il livello di controllo del benessere ad un livello ottimale. In altre parole, ci interessa non solo dimenticare ma anche muoverci verso il normale atto successivo sulla scala degli eventi. Molte donne soffrono anche dopo aver trovato un nuovo amore, ma la maggioranza lega con il nuovo e perde interesse verso il vecchio. Una parte ristretta trasforma il ricordo in odio, e via dicendo. Queste sono attività adattive che possono beneficiare di questa tecnica, perché non hai bisogno di stratificare i tuoi ricordi con strati emotivi di odio o disinteresse per lasciarti alle spalle qualcosa che è successo, ti sei goduta e poi è semplicemente finita e mutata.
Le memorie sono importanti e devono essere intese come tali. Sono esperienze dalle quali devi imparare per migliorare come persona. Altrimenti, ogni approccio è destinato a fallire. Dimenticare vuol dire eliminare frammenti scomodi, ma non intaccare la memoria in sé. Non puoi dimenticare accidentalmente il tuo nome senza una metodica applicazione di energie e risorse.
Creare una lista di valutazione può essere utile per chi vuole un approccio metodico. Fai una lista dei ricordi più negativi e dai un punteggio da uno a dieci, poi parti dal ricordo meno intenso e comincia a dimenticare rivisitando l’immagine e togliendo ogni traccia di emotività. Come? Semplicemente osservando le immagini e rendendosi conto che le emozioni sono finte. Il tuo ricordo presente innesca percorsi emotivi che vivono nel tuo cervello, non appartengono al passato. Aiuta la tua mente a capire la differenza imparando dalle stesse risposte emotive che ottieni dai ricordi con intensità vicino al 10 in contrasto a quelli in scala con punteggio 1. Sono le solite sequenze di eventi e nulla più, il significato lo hai aggiunto tramite lenti di interpretazioni che puoi rimuovere.
Interessante è anche l’approccio dell’esposizione prolungata all’immagine mentale. Vuoi sapere come dimenticare un amore che ti tortura perché ogni volta che vai a giro incontri l’ex? Questa tecnica ti potrebbe aiutare: prendi una sola immagine mentale o scena per volta e concentra la tua mente su di essa. Lo scopo è quello di evitare ogni forma di analisi.
Osserva come la tua mente cerca disperatamente di aggrapparsi a qualsiasi cosa per commentare, valutare,
ruminarein qualsiasi modo. Se sei brava, scorgerai da sola persino il momento esatto in cui le emozioni vengono innescate. Lo scopo è prolungare la tua visione focalizzando sui dettagli dell’immagine, che di per sé è illusoria, ma che è rappresentazione di un oggetto che vive nel mondo reale. Se non riuscirai a smantellare il ricordo tramite un aggiunta di una delle precedenti tecniche, questa esposizione è di solito in grado di aiutare le persone a superare i comportamenti evitanti e tutte quelle strane reazioni che si innescano quando si incontra l’ex per strada. La tua reazione deve essere tua: come quando vedi un quadro che suscita inspiegabili emozioni, un conto è contemplare le emozioni provocate dal quadro, altro è pensare che il quadro è stato dipinto con niente più che un pennello e della tempra da pittura. La configurazione di pennellate può essere osservata senza il commento mentale, e lasciando scivolare via le inspiegabili emozioni. Alla fine il quadro perderà di significato. Non subito, perché a volte possono servire anche uno o due mesi di esposizione prolungata, ma è lo stesso processo mentale per cui una qualsiasi novità prima o poi ci annoia e perde la sua carica. Le tue emozioni negative, per quanto bizzarre, sono una novità. Per questo si dice che crescendo si arriva ad un punto in cui
non ce ne frega più nienteo
siamo troppo cresciuti per quello.
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