Lo scopo di ogni relazione è quella di migliorare la propria vita. Non te lo dimenticare mai. Detto questo, se lo scopo è stare bene, è altrettanto importante capire Come stare bene quando si presenta una qualsiasi forma di ansia da relazione.
Andiamo a vedere tre casi comuni per identificare tre cause diffuse e responsabili del malessere provato. Chi soffre di ansia da relazione vive soggetta a disparate problematiche, quindi è bene ricordare che queste soluzioni offrono una base per affrontare il problema, ma il percorso individuale deve beneficiare di un interesse personale costante a migliorare se stessi, e nei casi più gravi, di personale qualificato. Superare questi problemi dipende da te, punto. Anche con un professionista che facilita il compito, sei tu quella che deve decidere di lasciarsi alle spalle il problema e superare ogni ostacolo fino a liberartene. Prendere una decisione finale e definitiva è il passo iniziale più importante, poi il resto legato alle tecniche può variare finché non trovi la tecnica che più ti piace.
Insicurezza in amore: non sapere chi amare, né riconoscere chi ti vuole amare.
Come si può provare insicurezza in amore? La domanda ti porterà a varie conclusioni se le vorrai dedicare una seria discussione interiore. E ti conviene pensare seriamente alla questione se ne soffri. Immagina di dover spiegare ad un bambino che cresce sano e forte il meccanismo con cui l’amore arriva e ti fa stare bene. In quale punto collocheresti esattamente l’insicurezza in amore?
Con quale scopo utilizzeresti questo strano imbottigliatore di emozioni? L’ insicurezza in amore è una delle cause più comuni, ma qual è la tua risposta allo stimolo interiore? È in linea con lo scopo appena confermato dopo le precedenti due risposte per cui hai deciso che l’insicurezza in amore esiste? Considera la tua attuale cognizione del problema, e quando hai creato una mappa della tua situazione attuale, clicca il tasto per rivelare quelle che sono le cause nelle loro fondanti del problema.
Innanzitutto, le emozioni sono stimoli personali interiori. Il tuo compito è etichettare o non etichettare queste sensazioni. Per specificare meglio questo concetto, è utile ricordarsi che esistono, nelle varie lingue del mondo, parole per identificare emozioni che altri popoli non identificano come noi. La fierezza italiana è un emozione di esempio: gli altri hanno solo l’orgoglio. Ma ce ne sono molte altre che noi non condividiamo!
Tra le cause generali dell’insicurezza in amore vi è una scarsa capacità di strutturare il pensiero. L’attività del pensiero è razionale e logica, ma le emozioni sono irrazionali. In altre parole, il pensiero ha un inizio ed una fine che tu puoi controllare, ma le emozioni possono venire e passare secondo parametri molto più complessi che non è dato di controllare a chi non interessa dominare se stessa. In tal senso, le parole razionali ed irrazionali si riferiscono all’individuo tipo neutrale.
Come si traduce questo nel mondo reale e pratico? Puoi usare le domande! Una domanda utile per investigare meglio la tua insicurezza in amore è quella di considerare “come fai a sapere qualcosa”. Domandati, come fai a sapere che si tratta di insicurezza in amore? Come fai a sapere che è amore? Lo scopo è quello di aiutarti a strutturare meglio il pensiero, perché hai due scelte, e te le voglio brevemente illustrare.
Una volta fatta questa domanda hai due principali possibilità, tra tante: sia farai chiarezza e comincerai ad organizzare le tue etichette mentali (definizioni, aspettative, regole di comportamento, etc.) con lo scopo di spiegare l’evento e di trovare una soluzione adatta alle tue condizioni, sia ti rifiuterai di considerare la cosa perché fondamentalmente preferisci la svogliatezza all’affrontare la questione e risolverla. In tal caso infatti, come sarebbe la tua vita senza insicurezza in amore?
Chi vuole tenersi il problema non vuole attivamente uscire da questa fase, e molte volte neanche per motivi legati al “lasciare la strada vecchia senza sapere quel che si trova”. No, molte persone sono semplicemente codarde anche una volta raggiunta l’età adulta. Ma se un adolescente è normale che provi questa incertezza ed insicurezza in amore, è compito dell’adulto non sottostare ad uno stimolo irrazionale che minaccia non solo il benessere di una relazione ma il paradigma stesso di autocontrollo. Un adulto maturo non permette al caso di determinare la propria felicità, un adulto sceglie sempre e comunque.
La paura di amare che colpisce chi non si vuole buttare.
Per alcune donne e ragazze non è tanto difficile decidere se essere innamorate quanto il lasciarsi andare. La paura di amare può colpire diverse persone stanche di aspettare, ma anche troppo abituate a provare sofferenza, dolore ed ogni genere di situazione deprimente dell’animo.
Eppure vi sono somiglianze con l’insicurezza in amore. Riesci a pensare in quale modo il processo per cui si va ad instaurare una paura è simile ad un’insicurezza amorosa? Ti voglio dare un suggerimento. Prova a pensare ad un’altra emozione: prova a considerare in che modo la paura di rimanere spaventate da un gatto è simile al non essere sicure se essere spaventate da un gatto.
Un insicurezza è nient’altro che un dubbio a cui è permesso di formare un proprio dominio mentale, per decidere dell’esito di azioni altrimenti controllate dall’individuo, che così diventerebbe responsabile delle conseguenze negative, come un rifiuto o altre fobie.
In contrasto, la paura di amare attua il processo opposto, mettendo in primo piano la risposta fobica (come può essere una sensazione di malessere interiore) per generare un dubbio con lo scopo di dissuadere l’individuo a non tentare la sorte.
Il collegamento è la mancanza di prove. Entrambe le situazioni non sono basate su connessioni reali di cause ed effetto. Una dimostrazione: la paura di amare può dimostrare a te stessa che tu non abbia mai amato in precedenza? Come può spiegare la paura di amare la tua capacità di amare prima della sua esistenza?
Suonerà forse strana la formulazione della frase… “come è possibile chiedere ad una paura di rispondere”… ma se consideri la paura di amare una entità che tu non puoi controllare, tanto vale gestirla come tale. Il tutto è per aiutarti a considerare dove il meccanismo si inceppa.
Intendiamoci! È vero che le emozioni sono irrazionali e non le puoi controllare con uno schiocco della mente quando ti pare (senza essersi preparate e senza istruzione professionale in merito, si intende) ma un conto è accettare l’esistenza della paura, altro è farvisi condizionare.
Un esempio concreto: la fobia delle altezze nota come vertigini è difficile da contrastare, ma la si può generare anche con una semplice simulazione di realtà virtuale (un casco che indossi in cui i tuoi occhi vengono direzionati verso schermi capaci di riprodurre la realtà a tre dimensioni, che sebbene sia generata da un computer e pertanto risulti falsa, è capace di indurti le stesse sensazioni della realtà “reale”.).
Devi sempre considerare che la paura di amare agisce solo su un unico livello mentale, e lì la devi fermare. Prima che si insinui in altre aree in cui possa assumere forme ben peggiori, è bene insegnare a te stessa che puoi accettare di provare la paura, ammetterla se necessario, ma continuare ad andare avanti. In comunicazione parliamo di assertività proprio per indicare un metodo efficace per superare questo problema. Puoi studiare solo come essere assertiva in vari modi, ma consiglio con il tempo una buona educazione di base sulla comunicazione in generale, disponibile tramite la biblioteca comunale a te più vicina. Devi tornare a basarti sulla realtà concreta fatta di azioni e conseguenze. Le paure, come tutte le emozioni, esistono in un livello di esistenza differente da quello reale, il loro dominio è mentale.
Per un uomo, la paura del matrimonio si traduce spesso in paura di perdere il proprio territorio, tempo e denaro. |
Paura del matrimonio ed ansia da relazione finale.
Stai progettando il tuo grande evento? Sei pronta a piantare i piedi al suolo per sempre con il tuo sposo (o sposa)? Hai trovato il partner con cui poter certificare la tua rinuncia a fornicare con il resto degli individui del regno animale noto come esseri umani?
Per molte non si tratta solo di questi triviali problematiche, che restano comunque delle vere e serie questione ataviche. Sorprenderà, ma la monogamia non è esattamente un modello naturale per l'uomo. La paura del matrimonio si innesta in diversi contesti, e la sua specificità è più radicata a diverse forme di Società rispetto ad altre.
Partiamo facendo un esercizio mentale. Così come avere un aborto può agghiacciare il sangue nelle vene a determinate persone di vario ordine sociale o religioso, per altre la questione non si pone neanche come un reale problema. Se non si vuole generare una vita, ma se in qualche modo la contraccezione non ha funzionato, l’aborto risulta solo una pratica da attuare.
Le implicazioni sono pertanto il nodo fondante di questo ultimo esempio, e la paura del matrimonio si colloca spesso in questo specchio di zone grigie, per cui l’ammassarsi di argomenti che non si hanno chiari collide con tantissime altre realtà sociali, dubbi, usanze, e via dicendo.
Più il problema diventa specifico, più è facile individuare le cause. E dato che l’ansia da relazione in questi casi è fulminante, bisogna agire con piani metodici e costanti. Si può sperimentare la paura del matrimonio sia prima che durante, ma anche dopo l’evento. Avrai fatto la scelta giusta? Ti sarai concessa rovinando i disegni del grande piano universale?
Come vedi, aggredisco il problema con una forma di ironia tesa a minimizzare il problema, ma è solo per evitare di presentare lo stesso da un punto di vista discordante. È assai diverso parlare di paura del matrimonio a chi considera molto il valore della verginità rispetto a chi non subisce questo indottrinamento sociale.
Il mio suggerimento è quello di stilare delle regole in cui incardinare il proprio comportamento. Abbi cura di formulare per te una lista di cose a cui starai molto attenta, per valutare e dare dei voti senza lo scopo di “dare voti” ma con l'obbiettivo di ricordare e dimostrare a te stessa che sei sempre tu a controllare il valore della situazione. Diventare padrona della tua condizione sociale è un passo importante che solo tu puoi fare. Hai contemplato che la tua vita si trova ad un unico bivio sociale per cui ti si richiede di diventare responsabile per tutte le tue scelte?
Per molte persone, la paura del matrimonio diventa una scappatoia tramite cui far defluire diverse forme di ansia da relazione, con la minaccia personale di doversi separare e quant’altro. La realtà è che non si hanno regole per cui vale la pena definire la relazione matrimoniale con certezza, per decidere in piena coscienza se continuare o terminare l’esperienza.
Il matrimonio può diventare solo una pratica da attuare. Impara a sfruttare i vari modelli esistenti in ogni reame dello scibile umano, e non scartare mai a priori che il modo di fare di altre persone diverse si può rivelare in essenza un modello comportamentale perfetto per raggiungere un benessere che è sempre dipeso da te. Quello che finisce può ri-iniziare. A che pro farti condizionare da regole che non ti aiutano a stare bene? Quelle regole ti sono state inculcate dalla Società. Cambiale ed aggiornale ai tempi. È così che una cultura progredisce e va avanti.
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