La storia d’amore è finita e fa male? Diverse donne reagiscono diversamente alla fine delle proprie storie amorose: alcune manipolano le proprie aspettative, e ti sarà capitato di avere amiche che credono «gli uomini fanno tutti schifo» od altre sciocchezze. Esistono modi migliori per superare una separazione.
Come superare una separazione? Ci sono cose che puoi fare subito per affrontare il dolore o lo sconforto, e bisogna prepararsi alle conseguenze, cioè affrontare il Futuro. Non c’è bisogno di dimenticare un amore, ma a volte è necessario. Ed aiuta anche capire la psicologia maschile. Tutto questo, lo andiamo a vedere in questa veloce guida pratica su come superare una separazione.
Dimenticare un amore e dimenticare il dolore: cose da fare subito.
La memoria umana è fantastica ed è lo strumento che ti permette di provare così tanto dolore. Ne devi rimanere affascinata, perché per quanto dolore puoi provare, questo vuol dire che la tua mente è capace di elaborare una pari gioia. Le emozioni sono infatti razionalizzazioni di processi irrazionali. L’amore non esiste di per sé, ma tu ne hai dato una definizione, ci hai creduto e vi hai associato esperienze. Hai fatto tutto da sola!
La memoria è uno spazio fisico, e la qualità della memoria dipende da vari fattori, quali l’alimentazione, le abitudini, lo stress e lo sforzo mentale. Semplificando oltre il dovuto, dipende da quanto e come usi la mente. Studiosi e conoscitori delle mnemotecniche hanno memorie più allenate. La memoria non è da confondere con l’immaginazione: leggere libri può essere un esempio di come puoi far migliorare la tua memoria immagazzinando nuove parole; fantasticare attiva processi di rielaborazione degli elementi appresi, ed aiuta a generare emozioni, le quali aiutano le memorie a fissarsi meglio nella nostra mente.
Quando vivi una relazione sentimentale, generi esperienze, che vanno nella tua memoria, ma è l’immaginazione che determina cosa ricordi. I tuoi ricordi sono pertanto falsati. Se non sei un accademica o conoscitrice delle neuroscienze, ci sono buone probabilità che tu stia provando dolore per una relazione che è vissuta solo nella tua testa. Se fai fatica a comprendere questo processo, ricordati che esistono donne abusate che restano legate a chi causa loro dolore, ed il motivo è questo: (finte) giustificazioni, vittimizzazione, colpevolizzazione… sono tutte rielaborazioni!
Ciò che hai appreso, puoi dimenticare. Si può dimenticare un amore? Assolutamente sì. Quello che è da mettere in chiaro è che dimentichi le emozioni, le sbiadisci o le cambi. Le esperienze rimangono nella tua memoria, così come le abitudini con cui sei abituata a pensare e rielaborare quelle esperienze. Il trucco sta nel rendersi conto quando stai risalendo sul treno delle finte emozioni.
Ogni uomo ha pregi e difetti, così come te stessa. Nessuno è perfetto, e ci sono persino persone che neanche aspirano a diventarlo, né si impegnano ogni giorno per migliorarsi. Recupera il momento in cui hai creato delle aspettative per la tua relazione ora finita. Forse non hai neanche un momento in cui hai deciso cosa significasse quella relazione per te. Forse non esiste un momento in cui insieme avete definito cosa la relazione significasse per entrambi.
Le aspettative(termine preso in prestito dall'economia in questo caso) sono importanti, perché sono come regole che determinano i limiti di una relazione. Così come non ti aspetti che un oggetto fisico cambi forma se non si tratta di acqua o ghiaccio od altro materiale con proprietà trasformative (cambiando il valore dell'oggetto), devi sempre capire che una relazione ha un inizio ed una fine(un valore iniziale e finale). Se non hai creato delle aspettative, non è mai esistito un vero inizio.
Alcune donne cedono alle aspettative fissate dalla Società, da altri, da libri e quant’altro. Questo rende loro deboli e vittime della propria delusione mentale. La realtà è diversa per ogni donna e persona, in quanto ogni persona ha caratteristiche diverse. Tutti devono scegliere i propri valori e tutti devono avere la responsabilità di fissare le proprie aspettative per sapere quando si ha successo e quando abbiamo fallito. Il primo passo per dimenticare un amore è capire cosa hai sbagliato in generale.
Se non trovi l'errore nel tuo modo di pensare e gestire le emozioni, non ti sarà facile dimenticare un amore, in quanto le abitudini non si lasciano cancellare senza essere sostituite. Hai creato quelle abitudini mentali per affrontare e gestire i tuoi ricordi, i tuoi valori, e per delegare la responsabilità che crescendo non hai voluto addossarti. Sia che sia colpa di una scarsa educazione da parte dei genitori, non ha importanza ora, perché importano i risultati.
Abitudini sbagliate generano dolore, e tu devi affrontare la verità riguardo a tale emozione: il dolore di per sé è normale, perché è il risultato che queste abitudini sbagliate sono in grado di generare. Le tue abitudini ti portano a guardare solo determinati ricordi, punti precisi e dettagli (non il quadro generale) determinando così una immaginaria rivisitazione dei fatti, che con il tempo può solo peggiorare. Provi dolore perché hai cambiato i ricordi, raccontandoti una storia che non è accaduta in quel modo, ed associando emozioni che non esistevano né in quel tempo né in quel luogo dell’accaduto.
Ferma quindi l’abitudine, metti in bianco e nero le immagini, rendile distanti, immagina di guardarle dagli spalti di un cinema con lo schermo distante. Torna all’inizio del film, togli l’audio e riconosci le emozioni che vanno presentandosi: hai deciso tu di associare quei sentimenti, ma quando? Nella realtà? Nella rielaborazione mentale? Le puoi cancellare, tornare indietro e rivedere le immagini senza provare nulla.
Questo genere di rielaborazione mentale serve a generare una tabula rasa. Lo scopo è cancellare ogni emozione per liberare la tua mente da ogni fatto che non sia il razionale svolgimento dei fatti. Se porti all’estremo tale processo, diventerai una macchina, e lo scopo non è renderti incapace di provare emozioni, ma ricordarti il tuo ruolo di responsabile della gestione delle emozioni. Non puoi concederti troppo dolore o troppa gioia, perché perderai il controllo. Devi fissare delle regole e seguirle con disciplina.
Capire la psicologia maschile e prepararsi alle future relazioni.
Capire la psicologia maschile non è difficile, e devi affrontare l'argomento con l'apertura mentale richiesta da qualsiasi materia diversa dall'abituale.
Non si può parlare di come superare una separazione senza affrontare il dopo. Cosa fare dopo? Quando è giusto tornare a frequentare nuove persone? Quanto a lungo è corretto star male? Queste sono alcune delle domande a cui dovrai dare risposta.
Mi interessa guardare alla domanda più pratica, cioè al «cosa fare dopo una separazione». Ogni relazione ha un inizio ed un finale, pertanto è giusto imparare dalle relazioni finite e migliorare le successive.
Dopo aver imparato ad affrontare il dolore, comincia a sfruttare le esperienze passate per schematizzare la tua relazione ideale. All’inizio, quando si è adolescenti, è normale non voler pensare a queste cose, ma prima si fanno esperienze e prima diventa imperativo gestire il mare di informazioni che si comincia a collezionare. Devi organizzare i pensieri e cominciare a delineare i tratti della relazione ideale.
In altre parole, comincia con il creare nuove aspettative per te e per il tuo partner. Se vuoi un consiglio, non ti focalizzare su troppi valori materiali, ma guarda alle radici comportamentali che determinano la tua relazione ideale. Un esempio, vuoi farti trattare come una principessa? Vuoi sentirti ammirare per la tua bellezza ogni giorno? Vuoi trovare qualcuno intelligente che sappia parlare bene e con il quale conversare di tanti argomenti diversi? Fissa questi tratti e comportamenti.
Un tale modo di considerare le relazioni ti aiuterà a determinare meglio i prossimi partner, e ti porterà ad affrontare le prossime conoscenze in modo più fruttuoso. Superato il primo scoglio dell’indecisione iniziale, quando lui tenterà di presentarsi al meglio per incarnare ciò che ti piace, dovrai sondare meglio queste aspettative e sulla base di queste determinare l’esito della relazione. Prima intervieni su relazioni infruttuose e prima eviterai che diventino marce.
Imparare a controllare le aree della relazione di cui ti devi occupare è la base per diventare adulti responsabili. Nessuno può giudicare una relazione per te, ed anche se sei abituata a chiedere il parere di amici e parenti, alla fine sei tu quella che deve fare la differenza. E la farai nel bene o nel male.
La psicologia maschile è molto incentrata sull’inquadrare il Futuro. Se ti trovi in una condizione dalla quale non vedi uscita, comincia con il descrivere il futuro che vi troverete ad affrontare, e per ogni suo tentativo di rimediare nel presente, resta con i piedi piantati a terra e consiglia di applicare questi cambiamenti per il futuro, in quanto questa relazione è già destinata a camminare su un percorso già solcato e pieno di abitudini che è più facile abbandonare che non cambiare. Ti servirà tempo per capire la psicologia maschile ma con il tempo diventerà naturale.
Questo vale per le relazioni nelle quali non è stato investita un enormità di energie, ma anche in presenza di figli o di altre valide distrazioni, è bene concentrarsi sulle qualità che determinano in essenza quanto valete in termini di persone responsabili. Avete creato una condizione alla quale non potete voltare le spalle: affrontate il futuro e collaborate per rispettare le vostre responsabilità. Superare queste separazioni è più facile, perché avete già dei risultati dai quali non potete scappare, quindi dovete continuare ad espandere il concetto di vita in ogni diramazione che si è venuta a creare. Perché alla fine si tratta di smettere di scappare dalla complessità di una vita che devi solo semplificare:
complicatanon vuol dire difficile. Sta a te elaborare soluzioni che funzionano e scartare quelle inefficaci. Mai dimenticare il problema e mai arrendersi senza aver trovato una soluzione migliore delle altre già trovate. Continua a raffinare la tua capacità di affrontare la vita.
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