Se anche tu hai mai pensato «ho sempre fame», è arrivato il momento di considerare cosa voglia dire avere sempre fame. Da cosa dipende? Esiste la fame nervosa o si tratta di cattive abitudini? Cosa mangiare per dimagrire? E soprattutto, il tuo peso dipende da ciò che mangi? Alcune di queste domande hanno risposte lontane da ciò che la maggioranza pensa.
La salute è il nostro bene primario: si deve far tutto per preservarla, e quando se ne va non torna mai allo stato originale. L’obesità va considerata una malattia o disturbo? Di ordine mentale o fisico? Il dibattito è sempre acceso, e forse il dato più curioso è che non esiste ancora una dieta umana. Gli animali sanno cosa mangiare e si adattano; gli esseri umani hanno culture diverse e diversi approcci con il cibo!
Cosa mangiare per dimagrire? La domanda da milioni di euro, dollari e qualsiasi altra valuta.
Vendere il dimagrimento rapido e facile arricchisce un sacco di persone. Tra regolamentazioni più o meno rigide sui prodotti riguardanti il controllo del peso, i prodotti noti come integratori e supplementi fanno accumulare grandi somme di denaro. Un avviso speciale va a chi non controlla le etichette e non guarda ai simboli e sigilli su di esse: esistono prodotti in commercio che vendono solo aria e palliativi, prodotti (anche venduti come erbe e concentrati naturali) con dentro nulla del principio, estratto od erba che pensavi di aver comprato. Impara a leggere le etichette e le certificazioni!
Dimagrire è un obbiettivo alla portata di tutti, ma non è un obbiettivo facile da raggiungere per tutti allo stesso modo! La cosa migliore è l’informazione: ci sono diversi modelli scientifici che tentano di spiegare le abitudini più corrette per gestire il proprio peso, ma senza una solida base psicologica falliscono tutti. Perché? Perché il nostro corpo può essere inteso come una macchina, ma tu sei il pilota di quella macchina, e devi sapere quando accelerare, frenare e sterzare per non schiantarti.
Per chi non ha conoscenze mediche o non sa quali possono essere alcuni dei modelli scientifici a cui accenno, parlo di conoscenze basate su osservazioni scientifiche o teorie, come i somatotipi di Sheldon. Ogni modello scientifico ha i suoi pro ed i suoi contro: il modo corretto per sfruttarli al massimo è quello di imparare diversi paradigmi se si vuole capire come gli esperti guardano al problema, oppure quello di usarli come linee guida per aiutarci nel determinare le nostre prossime mosse, ma attenzione! Un modello è sempre creato a posteriori! Vuol dire che serve a sintetizzare le conoscenze apprese dal passato per ipotizzare un risultato futuro. Il modello si adatta ai dati ed alla realta, mai il contrario! Questo vuol dire che puoi seguire il modello, ma se il modello di riferimento non è utile, od hai capito male il modello od hai trovato un limite/eccezione che quel modello non riesce a spiegare. Studia e approfondisci temi di medicina e salute nella tua biblioteca: ci sono ottimi testi introduttivi (per tutti i livelli di istruzione!) che contengono informazioni utili a prescindere!
La psicologia ci aiuta a capire come resistere al cibo in un modo semplice: si guarda al nocciolo del problema, ed anziché spiegarlo, ci si limita ad interrompere il processo dannoso, aumentando le conoscenze utili a migliorare la resistenza della persona al cibo. Non ci interessa quindi porre la domanda cosa mangiare per dimagrire ma come eliminare la fame.
La psicologia femminile suggerisce di evitare la cosiddetta fame nervosa, ovvero l’associazione emotiva al cibo. In poche parole, non devi mangiare quando provi emozioni forti. Nello specifico, non devi mangiare per compensare delusioni, tristezza ed emozioni negative. Ed il modo di impedire questo processo è la disciplina: lo devi volere. Ma volerlo e basta non funziona, giusto?
In realtà, funziona, ma nella nostra Società italiana sempre più abituata a non usare le parole «ho sbagliato, è colpa mia» le persone si mettono alla ricerca di una giustificazione che non esiste. Per facilitare queste persone, facciamo di tutto per permettere loro di osservare la propria debolezza da fuori (che devi comunque rifiutare tu ogni giorno alla continua ricerca della Forza interiore, perché sta a te rispondere alla domanda «cosa vuol dire essere forti?»)
Alcuni di questi aiuti riguardo come eliminare la fame iniziano proprio con una lista di cibi, e proprio con una lista riguardo al cosa mangiare per dimagrire: sai spiegarti come mai? Riflettici qualche secondo e poi clicca per rivelare la risposta!
La vera accelerazione sul piano fisico si ha quando l’aspetto psicologico cambia e viene sostituito da un meccanismo più utile. Imparare come resistere al cibo vuol dire imparare a pensare come fa una persona magra. Poichè questa affermazione può dare adito a molte incomprensioni, è bene spiegare subito di cosa si tratta.
Hai amici magri e snelli che hanno il lusso di mangiare tutto quel che vogliono e non ingrassare mai? Conosci alcuni di questi che invecchiando hanno visto cedere la propria forma ed altri che imperterriti restano snelli e prestanti? Anche la genetica ha i suoi limiti! I magri con un alto metabolismo hanno un vantaggio che tu non puoi avere (se hai un metabolismo lento), ma l’età avanza ed il metabolismo rallenta per tutti. Come fanno quelle persone a restare magre?
La risposta è una collezione di abitudini, ovvero comportamenti, motivati da una mentalità precisa, che tende a far ripetere loro quelle azioni e non crearne altre. Quando un magro perde quella mentalità, al rallentare del metabolismo è destinato ad ingrassare. Quindi, tagliamo corto! Cosa serve per avere quella mentalità funzionale?
Il magro o la magra vogliono restare magri? Ti sorprenderà sapere che sebbene non dispiaccia loro mantenere il proprio peso-forma vantaggioso, non ti diranno mai che è la loro preoccupazione principale. Le loro abitudini sono la conseguenza naturale di una mentalità che ha già come risultato quello di generare e mantenere il corpo magro.
Alla radice di queste mentalità, vi sono le cose più semplici a cui puoi pensare: divertimento, fascinazione e razionalità (logica di base).
Il divertimento è ciò che impedisce a queste persone di provare emozioni negative. Nel dettaglio, le persone magre tendono a fare ciò che diverte loro, anche se a volte questo vuol dire rompere qualche regola. Gratificano se stesse facendo cose che amano, e la parola chiave è
fare. La persona magra non ha mai imparato a diventare pigra. Si è sempre divertita ed ha fatto del divertimento un valore fondante, sulla cui base non accettare imposizioni, affronti o divieti stupidi.
Anche molte delle persone con problemi di peso o che non sanno come eliminare la fame si divertono. La differenza è nel complessivo livello di stress, che i magri mantengono basso (non accettano di sentirsi male e si divertono in modi non autodistruttivi, perché sono abituati a divertirsi ed intrattenersi con poco, nonché muoversi in cerca di posti dove trovare divertimento).
Al divertimento si aggiunge la razionalità, perché nessuna può sopravvivere in questo mondo e restare sana se non capisce il mondo che la circonda. La razionalità ed il continuo uso di essa è ciò che stimola le persone magre a trovare soluzioni sempre migliori per i loro problemi. Fanno del
mantenere in movimentole cose un paradigma mentale, per cui una persona intelligente con problemi di peso spesso predilige metodi di pensiero ed azione pigri. La pigrizia delle persone magre può apparire contorta solo a chi non è abituato a considerare i valori logici usati dal loro modo di ragionare. Per contro, i magri valutano scadenti il modo di ragionare dei pigri perché diversi modelli logici eliminano opzioni opposte.
Non tutte le abitudini delle magre sono positive! Alcune abitudini sono negative e tuttavia compartecipano al raggiungimento della situazione finale. La categoria in cui preferisco mettere queste abitudini è quella della fascinazione, ovvero la capacità di astrarsi da questo mondo e diventare spettatori e protagonisti di un sotto-mondo.
Molte persone magre si dimenticano semplicemente di mangiare. Capita a tutti di immergersi in libri, giochi od anche lezioni particolarmente eccitanti e dimenticare il senso del tempo. Per i magri, questa capacità è estremizzata: il loro amore verso il divertimento li corrompe (in un certo senso) fino a piegare il proprio corpo alla volontà mentale, ingannando così la fame. A loro non interessa come eliminare la fame, agiscono in modi che impediscono al proprio corpo di sentire la fame, in quanto lo nutrono con emozioni positive forti, come appunto l’eccitazione, il piacere e la sorpresa.
La chiave di quest’ultimo insieme di atteggiamenti è legato alla manipolazione del tempo. I magri hanno un rapporto semplice con il tempo, per cui mangiano quando hanno fame per evitare di soffrire la fame (che poi quando arriva sentono con mal di stomaco e quant’altro). Questo atteggiamento
militareè ciò che fa mantenere alto il proprio metabolismo. (I militari in missione hanno protocolli da seguire ed il nutrirsi quando è possibile è una delle priorità in terra ostile, insieme al controllo del perimetro ed a dormire.).
Come eliminare la fame cedendo alla voglia di dolce.
Una sana alimentazione è molto importante. Tuttavia, non devi sottovalutare lo stress che deriva dal martorizzare il corpo e lo spirito. All'inizio non sarà facile, ma si tratta solo di un abitudine mentale: una volta sviluppata, acquisirai disciplina e controllo. Potrai gustarti i dolci in tutta tranquillità. Concentrati sull'imparare l'abilità e non mentire mai più a te stessa!
Per concludere e riassumere alcuni concetti, la psicologia femminile trova i suoi limiti nel contesto di una Società che non educa le ragazze a gestire il proprio peso. L’educazione medica dovrai perseguirla volontariamente. Trova argomenti che ti affascinano e che ti divertono. Devi entrare nella mentalità delle magre.
Andando avanti sul tuo percorso capirai ancora meglio come eliminare la fame grazie all’unione di conoscenze mediche, nutrizionali e sportive. L’attività fisica deve diventare un paradigma mentale: voler evitare di muoversi è un errore fisico che devi rimuovere dal tuo modo di ragionare. Non devi diventare un’atleta olimpica, ma ti deve interessare sforzare la tua mente ad elaborare modelli razionali alternativi. Comincerai così a sviluppare abitudini sane dei magri, come l’avere sempre un piano B anche complicato o folle (ma portato ai minimi termini di esecuzione realizzabile.).
Il percorso deve sottostare alle tue regole, e devi infrangere quelle vecchie od alcune che non ti piacciono. Devi imparare a navigare le tue emozioni, per andare verso luoghi in cui puoi divertirti (lo spostamento fisico è utile alle bambine per interiorizzare il modello mentale, che poi diventa utile per cambiare emozioni e
spostarsida uno stato emotivo all’altro. Perché restare in uno stato in cui ti senti miserabile quando hai qualcosa di fenomenale che ti aspetta? Le abitudini creano aspettative e motivazioni diverse con il corso degli anni.). Mai rifiutare una sfida mentale!
Infine, apprenderai anche qualche cattiva abitudine, e ci può stare. Qualsiasi dieta pratica deve contemplare cosa fare in caso di
cedimento. C’è chi si concede il dolce come ricompensa, chi ti consiglia di non considerarlo come errore, e per me il consiglio è che la decisione che prendi deve sottostare al paradigma mentale dei magri: fintanto che ti è utile a mantenere la motivazione va bene, ma adatta sempre il modello ai risultati e mai il contrario! Cambia modello, cambia regole!
Sei tu a controllare il tuo peso! Sei tu che devi pensare che sia possibile eliminare la fame e godersi la voglia di dolce quando hai imparato a diventare mentalmente forte e capace di gestire la tua salute. La cosa peggiore che puoi fare è usare queste informazioni alla rovescia per giustificare ogni tua azione, ma in tal caso è una colpa che avrà una conseguenza molto grave se non mortale, quindi evita di mentire a te stessa. Studia, migliora come persona e continua ad avanzare, perché chi sta ferma può solo accumulare peso!
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