Ogni ragazza ha bisogno di sapere, e come capire se lo ami.
Molte sono le donne che tentano di intellettualizzare i propri sentimenti. C’è
chi viene confusa dall’amore, e chi invece non vuole più innamorarsi.
Come fare per conoscere un ragazzo? E soprattutto, come fare
per fidarsi di un ragazzo? Quando si hanno avuto esperienze passate che non
sono andate bene, è più difficile capire quali sono i passi necessari a creare
quella sicurezza in noi, che ci permette di vivere la relazione in modo sano e
sicuro.
Non fidarsi di lui.
Per alcune ragazze non si tratta di capire chi si ha davanti,
ma di capire se stesse. Altre, le più ingenue, hanno difficoltà ad identificare
i tipi di ragazzi che non meritano la fiducia. E non sto parlando del ragazzo
cattivo, o dallo sguardo tenebroso, o dal fare un po’ eccentrico che il più
delle volte stuzzica la fantasia. Alcune ragazze non capiscono che ci sono
ragazzi di cui ti puoi fidare ed altri no.
Oggi, abbiamo Facebook, G+, Instagram, e tutti i social che ci
possono permettere di condividere foto, pensieri e video con gli altri. Questi
strumenti sono delle proprie e vere vetrine, che molti ragazzi curano per avere
uno spazio proprio in cui potersi presentare al meglio. È la stessa cosa che
facciamo noi, e quindi non deve sorprendere che non tutto ciò che vedi può
essere falso. Per conoscere davvero una persona devi saperci parlare.
Innanzitutto, i fatti parlano più delle parole. Non è un caso
che moltissime ragazze non hanno mai relazioni con ragazzi fuori dal cerchio
delle solite amicizie. Questo è un normale modo di procedere usato da tutte,
perché finché qualcuno frequenta un gruppo di persone, puoi sempre avere un
parere esterno, o recuperare delle informazioni
personali su qualcuno.
Crescendo invece i nostri orizzonti si allargano: interessi,
sport, lavoro, ed imprevisti. Le relazioni possono sbocciare in ogni posto ed
in ogni dove (per questo vale sempre il buon consiglio di essere sempre aperte
ai cambiamenti ed alle novità.). Ma come fare a fidarsi quando non si sa nulla
di lui, o quando uno dei propri credo è il “non mi fido di nessuno.”
Lavorare su questi problemi, e risolverli, vuol dire superare certi difetti. Pensaci ogni volta che pensi "non mi fido di lui" e traduci:
- Se non ti fidi di te stessa, allora la colpa è tua perché tu sei la sola responsabile delle tue azioni e scelte;
- Se non ti fidi degli altri, allora non sai comunicare come vorresti, e devi imparare a fare le domande che ti daranno le risposte che ti servono, ma cosa più importante devi vigilare sulla coerenza tra fatti e parole, perché tutti possono mentire;
- Se non ti fidi di nessuno, stai mentendo a te stessa, perché ti stai fidando di ciò che pensi, e quindi ti fidi in parte di te, e te non equivali a nessuno, ma sei qualcuno;
- Se non ti fidi dei ragazzi in generale, allora non conosci bene nemmeno il genere femminile perché le differenze esistono, e si manifestano anche all’interno del tuo sesso;
- Se non ti fidi delle tue emozioni, o di qualsiasi altra cosa in particolare, devi ricordarti che qualsiasi cosa o strumento sprovvisto di coscienza e volontà propria è semplicemente uno strumento, ed ogni strumento ha un suo scopo che devi capire bene, perché gli strumenti o li usi bene, o li usi male, con le dovute conseguenze.
Per ogni ragazza esistono casi particolari, e di quelli
bisogna parlarne con qualcuno che ha già avuto esperienze simili, ma in
mancanza di tali supporti (che altro non sono la realizzazione delle soluzioni qui
sopra elencate) bisogna che ti rimbocchi le maniche, perché la fiducia non
esiste di per sé: sei tu a darla e toglierla, sempre e comunque. È sempre
stato così, anche quando ti sembrava che non lo fosse o che certe cose fossero
automatiche. Chi ha problemi di fiducia, ha automaticamente problemi di responsabilità.
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