Ci sono momenti
nella vita in cui persino le persone più dotate hanno bisogno di un momento di
pausa. E' risaputo che le persone bellissime siano le prime ad essere le più
suscettibili all'estetica, e spesso si dicono persone brutte, o sono spesso
molto più sensibili al cambiamento del loro aspetto. Dietro alcuni ci vedono
dell'insicurezza, ma c'è dell'altro.
E allo stesso
modo, molte ragazze si lasciano andare a commenti che come nel caso del “mi
sento stupida” evidenziano molte cose: manca la validazione esterna della
nostra intelligenza, manca la possibilità di avere una prova concreta che non è
così, e spesso ci si basa su una sensazione che ha uno spettro veramente molto
grande. Troppo grande per considerare solo questa sensazione: spesso ci rientra
anche solitudine, un senso di tristezza ed incomprensione.
Ho conosciuto
persone che liquidano velocemente un comportamento del genere, al pari di una
qualunque stupidaggine perché, dicono, “è stupido solo chi si arrende alla
propria stupidità.” Ma anche se condivido parte della verità che vi si
nasconde, ho spesso trovato che l'ignoranza è figlia dell'educazione.
Sentirsi stupida.
Come tutti sanno,
quando parliamo di educazione sono probabilmente due le parole che più vengono
alla mente: scuola e famiglia. Nel dettaglio, ci interessa il tipo di studi, o
la bravura dei maestri o dell'alunna stessa; e per la famiglia generalmente
pensiamo ai genitori, ovvero le persone che hanno cresciuto i piccoli.
La stupidità
penso ci riporti a quei giorni di adolescenza in cui non sappiamo ancora come
le cose vanno. Non sappiamo cosa si dovrebbe fare, non sappiamo dove andare o
se si suppone che dovrebbe accadere qualcosa.
Sentirsi una
stupida, da sola e senza sapere come rimediare, è forse una delle condizioni
peggiori che posso immaginare per una persona che magari vuole essere aiutata
ma non sa veramente come fare. Diverso cioè da chi dice che si sente una
stupida perché non se ne è venuta con la cosa più brillante da dire. Quella non
è stupidità, è sciocchezza.
Per molte
persone, mescolare significati tra loro simili in apparenza ma diversi nel
profondo sicuramente non aiuta. Eppure queste cose accadano di continuo: le
persone danno alla “stupidità” un valore che ha perso ormai la sua patina di
semplice ignoranza. E' diventato una pecca sociale.
Quando “si fa
sentire stupida” qualche persona, ci becchiamo un'occhiataccia che sta a
identificare la nostra scortesia e il disprezzo altrui. E' per questo che al
giorno d'oggi non conviene neanche essere “troppo” intelligenti. La figura
stereotipa del “secchione” è infatti colui che sa troppe informazioni ma non le
regole sociali.
Detto tutto
questo, basta capire cosa dietro si nasconde veramente al “mi sento stupida.”
Come accennavo prima con le persone di bellissimo aspetto, io credo che molte
di loro creino problemi a diversi livelli perché sanno già l'effetto che creano
agli altri. Eppure, quello che i loro occhi vedono specchiato nel riflesso, è
la differenza tra il sapere realmente cosa le caratterizza e le rende diverse
dalle altre persone.
Sentirsi quindi
stupida ha sicuramente i suoi enormi svantaggi emotivi, ma al di là dei nostri
difetti, tanti o pochi che siano, e degli errori commessi, grandi o piccoli...
non sono né i difetti né gli errori che ci definiscono come persone. Sta a noi
ricordarci chi siamo, e non importa cosa è successo nel passato. Dobbiamo
costruire un futuro in cui eliminare ogni singola emozione negativa, anche
quelle apparentemente mescolate in questa sensazione complessa che ci butta giù
di morale.
Trova qual è la
causa del tuo malumore. Separa ciò che è emotivo dai bisogni concreti, e le
azioni che devi fare. Devi solo accettare che finché non otterrai i risultati
per cui sei disposta ad impegnarti, purtroppo questa sensazione continuerà a
ricordarti il tuo punto sulla strada che ti porterà a non più sentirti stupida,
ma libera.
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